L’attività sportiva e l’allenamento costante, eseguiti correttamente ed adeguatamente organizzati, portano a sicuri risultati nel breve e nel lungo termine. Uno sportivo, anche in combinazione con una corretta dieta ed una sana alimentazione, dopo importanti sacrifici potrà quindi sicuramente godere di tutti i benefici del duro lavoro in palestra. Tuttavia, è importante guardare anche l’altra faccia della medaglia, ossia una condizione di non beneficio in cui ci si può trovare quando si porta ad esasperare l’attività sportiva.
In pratica, capita di allenarsi ad un’intensità troppo elevata, con ritmi che non si è in grado di sostenere, per cui il fisico non riesce a recuperare adeguatamente. Oltre ad una difficoltà di recupero, allenamento dopo allenamento, si entra in uno stato di stanchezza e spossatezza cronica, ci si trova di fronte al cosiddetto overtraining, il sovrallenamento. Si tratta di una condizione di forte stress che non solo mette l’organismo a dura prova, ma provoca anche sovraffaticamento psichico, partendo da sensazioni di inadeguatezza fino ad arrivare, nei casi più gravi, ad una depressione causata da un mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Tutti gli sportivi dovrebbero conoscere le cause e i sintomi di una condizione di sovrallenamento, una condizione che, almeno teoricamente, si verifica quando un atleta non riesce a smaltire debitamente la fatica accumulata nell’arco di 3 giorni entrando in uno stato che va ad inficiare le successive prestazioni atletiche e che, fattore ancor più grave, mette a rischio anche la salute e il benessere aumentando il rischio di contrarre infezioni.
Come accorgersi del rischio di Overtraining: i sintomi
Appare essenziale essere in grado di individuare il problema immediatamente, al fine di affrontarlo e non pregiudicare l’attività agonistica. A tal proposito, un valido supporto può essere fornito da test di laboratorio per la diagnosi di sovrallenamento, magari accompagnati da ulteriori test su stato psicologico e livello dell’umore. Nel pratico ci sono dei sintomi ben precisi che devono mettervi in allarme e che potrebbero ricondurre alla sindrome di sovrallenamento.
Poiché il primo ad essere coinvolto è il sistema nervoso centrale, l’organismo ne risente in termini di vulnerabilità e concentrazione della glutammina, un aminoacido di fondamentale importanza nella difesa delle cellule la cui concentrazione diminuisce in maniera proporzionale rispetto alla fatica e alla frequenza dell’allenamento.
Un altro sintomo dell’overtraining è rappresentato dall’eccessivo affaticamento muscolare, non di rado accompagnato da dolori, i quali provocano una battuta d’arresto alle abituali performance. Si può inoltre andare incontro ad insonnia, disturbi gastrointestinali e inappetenza. Nelle situazioni più complesse, nell’atleta si possono manifestare fragilità ossea e bradicardia.
I sintomi di una difficoltà di recupero sono identici per l’uomo e per la donna, ma nelle atlete bisogna aggiungere ulteriori cambiamenti da non sottovalutare, in particolare a livello di squilibrio ormonale che talvolta può portare all’amenorrea, l’interruzione del ciclo mestruale.
Come programmare l’allenamento senza rischiare il sovrallenamento
Se siete in overtraining o temete di poterlo essere in futuro, vi consigliamo di non allenarvi con leggerezza e senza un piano strutturato ad hoc. L’ideale sarebbe sempre farsi seguire da una figura professionale, un trainer serio e con esperienza che vi aiuti nell’attività fisica, con suggerimenti anche riguardanti il giusto alternarsi di fatica e riposo.
Sarà proprio il coach a dare la giusta “forma” al vostro allenamento, che dovrebbe durare non più di un’ora. Gli esercizi più pesanti vanno alternati con altri più leggeri. Inoltre è preferibile una pausa tra un giorno e l’altro, in questo modo con le pause alternate sì potrà godere del riposo sia a livello fisico che psichico.
Un sano allenamento non dovrebbe mai prescindere da un opportuno numero di ore di sonno e da un’alimentazione corretta, dove l’apporto calorico deve essere adeguatamente bilanciato così come l’idratazione. Indispensabili per chi fa tanto sport sono i carboidrati, spesso erroneamente associati ad un aumento indiscriminato di peso e invece importanti per rigenerare le scorte di zuccheri ed energie.